2013

Marzo 6 2014, 0 Comments
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Arts & Crafts & Design.
Il tempo secondo Alessandro Mendini
e i suoi artigiani6/14 aprile 2013 Superstudio 13
Via Forcella, 13
2Donne in bottega.
La presenza delle
donne artigiane/
protodesigner/
designer/
imprenditrici
in Lombardia
dal 1906 al 201215 marzo/21 aprile 2013
Palazzo Morando
Via Sant’Andrea, 6
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Mestieri d’arte e professioni.
Le teste simboliche
di Ugo La Pietra
3/7 aprile 2013
Swiss Corner presso il Centro Svizzero
Piazza Cavour angolo via Palestro
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Le visioni di
Lino Sabattini.
Maestria e genio
nel mestiere d’arte
5/14 aprile 2013
Galleria Paloma
Via G. Fiamma, 12
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Costruttori di
Armonie.
Incontri
con i maestri
della liuteria
5/7 aprile 2013
Auditorium Fondazione Cariplo
Largo Mahler

mappa

Arts&Crafts&Design
Il tempo secondo Alessandro Mendini e i suoi artigiani

6/14 aprile 2013
Milano, Superstudio 13
Via Forcella 13 / Via Bugatti 9

Sabato 6/ Domenica 7 orario 10-19
Lunedì 8 orario 15-20
Da Martedì 9 a Sabato 13 orario 10-23
Domenica 14 orario 10-18,30

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Emanuele Zamponi © Vacheron Constantin 2013

“Arts & Crafts & Design” intende mettere in luce i rapporti di collaborazione tra l’arte, il design e il mestiere d’arte. Il tema del Tempo è stato scelto come omaggio al mondo dell’alta orologeria, dove il design, la tecnica e il più raffinato artigianato sono strettamente legati: i tredici oggetti in mostra sono stati ideati dal grande architetto e designer Alessandro Mendini e realizzati da altrettanti maestri d’arte.

Progettata della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte in collaborazione con la Fondation Cartier pour l’art contemporain, e presentata al Salone dell’Alta Orologeria di Ginevra, “Arts & Crafts & Design” è resa possibile grazie al supporto di Vacheron Constantin, la più antica maison ginevrina di alta orologeria.

Il progetto espositivo è di Giampiero Bodino, Creative Director del Gruppo Richemont: le opere sono esposte su stand bianchi e neri, disposti intorno a un ideale quadrante che simboleggia lo scorrere del tempo. Un tredicesimo oggetto accoglie il visitatore all’ingresso, come la corona di carica dell’orologio. Su ogni stand, oltre all’opera di Mendini e dell’artigiano, è possibile ammirare un’immagine del making-of dell’opera stessa, realizzata dal fotografo Emanuele Zamponi: un tributo alla squisita manualità dei maestri.

Le opere progettate da Mendini sono realizzate ognuna con un diverso materiale da grandi artigiani, atelier o editori d’arte italiani: il dialogo tra il designer e il maestro d’arte, tra il progettista e l’interprete restituisce la vitalità di un sistema economico, produttivo e culturale la cui eredità è tuttora attuale.

Ogni pezzo è firmato dal designer e dall’artigiano. E ogni oggetto è stato studiato per mettere l’accento sui valori di eccellenza dei più importanti mestieri e materiali dell’artigianato, utilizzando tecniche in parte tradizionali e in parte evolute o sperimentali. Gli artigiani sono stati selezionati tra i più talentuosi e virtuosi. Benché ogni opera sia diversa e possieda un proprio carattere, tutte sono concepite per far parte di una serie coerente che è legata sia da un punto di vista logico, sia dimensionale.
Come dichiara Mendini, «I materiali e le tecniche del “fatto ad arte” sono infiniti, ma altrettanto infinite sono le perdite che il mondo contemporaneo infligge alle grandi tradizioni dei mestieri. Oggi “non c’è tempo” e questi tredici oggetti vogliono “avere il tempo”. Perciò il loro “essere stati manufatti” vuole essere una dimostrazione. Nel nostro caso dimostrano che è bello un lavoro che si traduce in un’opera fine a se stessa al di là di qualsiasi obbiettivo. E che esistono spazi ricchi di possibilità nelle zone intermedie fra arte, artigianato e design, al di là dei loro recinti istituzionali».

 

 

Costruttori di Armonie

Costruttori di Armonie
Incontri con i maestri della liuteria

Accanto e a complemento delle iniziative espositive, nell’ambito della mostra “Costruttori di Armonie. La liuteria, dalla materia al gesto” (6 dicembre 2012/7 aprile 2013), sono previsti tre giorni di laboratori e incontri aperti al pubblico con gli allievi e i maestri delle Scuole di Liuteria di Milano e Cremona.
L’iniziativa si colloca nell’ambito della mostra nata dalla collaborazione tra la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, la Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi e la Fondazione Antonio Stradivari, organizzata presso l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo e dedicata alla grande liuteria italiana. La mostra, che è stata visitata e apprezzata in questi mesi da un ampio pubblico di appassionati di musica e di mestieri d’arte, si conclude così significativamente proprio in concomitanza con le Giornate Europee dei Mestieri d’Arte.

L’iniziativa è articolata in diversi appuntamenti

venerdì 5 aprile ore 18
I maestri liutai raccontano

Incontro con i maestri liutai dell’ALI – Associazione Liutaria Italiana

sabato 6 aprile ore 14/18
Laboratorio di Liuteria

ore 15
Lezione con Stradivari

Incontro con la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona

ore 17
40 micron sopra il legno. Dentro la vernice dei violini

Incontro con la Civica Scuola di Liuteria di Milano

domenica 7 aprile ore 10/15
Laboratorio di liuteria

ore 14
Mani per suonare, mani per costruire

Incontro con i maestri Lorenzo Girodo e Alessandro Peiretti

Per maggior informazioni www.costruttoridiarmonie.it

Servizio Como

Le visioni di Lino Sabattini
Maestria e genio nel mestiere d’arte

5 aprile: 10-18
6-7 aprile: 10-17
8-12 aprile: 10-18
13-14 aprile: 11-17

Paloma Gallery, Via Fiamma 12

Per la prima volta a Milano una mostra che celebra e svela al grande pubblico Lino Sabattini, artista, argentiere e designer: uno dei maggiori maestri d’arte lombardi, ben noto agli studiosi e appassionati di design. Un’opportunità unica per approfondire trasversalmente la sua straordinaria opera attraverso una selezione di lavori, condotta dallo stesso maestro con Daniele Lorenzon. Grazie a questa curatela “partecipata” si ha la possibilità di vedere per la prima volta prototipi, bozzetti di ricerca, disegni che raccontano nascita e realizzazione di un campione rappresentativo della vasta ricerca di Sabattini. Nato a Correggio nel 1925, apprende giovanissimo le tecniche di lavorazione del metallo.

Nel 1950 inizia la collaborazione e amicizia con Giò Ponti, mentre il suo debutto personale è nel 1956, con il servizio “Como” (qui esposto) presentato alla mostra di Parigi “Formes et idées d’Italie”. In quegli anni nasce il legame con il produttore francese di argenti Christofle, del cui atelier di Milano sarà direttore artistico fino al 1963. Nel 1964 fonda a Bregnano la sua azienda omonima, dove apre le porte a giovani di tutto il mondo, che ospita e forma personalmente. Mette a punto una speciale lavorazione del metallo, creando una lega di rame e zinco che non perde mai di lucentezza e “democratizzando” la tradizione dell’argento. Collabora con diversi artisti, da Munari a Colombo a Valentini e con marchi di fama internazionale come Cassina, Moser, Rosenthal e Zani. Moltissimi i riconoscimenti in Italia all’estero e molte le opere esposte e conservate in importanti musei internazionali. Quelle presentate in questa mostra milanese, che vuol essere un piccolo tributo a un grande maestro, sono forme atemporali, ancor oggi estremamente contemporanee.

Opere caratterizzate dalla perfetta unione di eleganza, misura, grande tecnica e creatività sempre all’avanguardia. La mostra presenta anche la molteplicità dei materiali su cui l’estro e la manualità del maestro si sono nel tempo esercitati: oltre trenta opere che presentano al pubblico non solo dunque i suoi capolavori in argento ma gli esiti di ricerche fatte negli anni con altri supporti, quali il vetro e la ceramica. Sempre con risultati sorprendenti per originalità e modernità di visione.

Mestieri d’arte e professioni
Le teste simboliche di Ugo La Pietra

3/7 Aprile 2013
Swiss Corner – Centro Svizzero
Piazza Cavour angolo via Palestro – Milano
orari 7.30 am/2.00 am – Ingresso libero

designer

Il Designer

Ugo La Pietra negli ultimi trenta anni ha portato la cultura del progetto nei vari territori dove il fare artigianale aveva da tempo perso questo supporto. Attraverso il genius loci e le risorse del territorio sono nati oggetti, collezioni, dal souvenir al merchandising museale.
Così, tra i vari percorsi progettuali che La Pietra ha sviluppato per il rinnovamento delle tradizioni, quello nel territorio di Caltagirone sembra aver dato i migliori risultati. Partendo dal “porta- vaso” – l’oggetto simbolo della grande storia della lavorazione della ceramica di Caltagirone – Ugo La Pietra, con la partecipazione dei migliori ceramisti, ha realizzato negli anni varie collezioni. Una prima serie di portavasi, che risale al 2000, era dedicata ai Prodotti siciliani (uva, agrumi, dolci, fichi d’india, olio, pesce azzurro), quindi nel 2011 la serie L’unità nella diversità (21 portavasi dedicati alle Regioni Italiane e all’Italia, in occasione del 150° anniversario dell’Unità), le Quattro stagioni e infine i Segni zodiacali.
La sua ultima collezione, realizzata interamente dal ceramista calatino Nicolò Morales, è dedicata alle Professioni (politico, architetto, dottore, avvocato, mago, attore, designer, pittore, musicista, militare, archeologo). Scrive La Pietra, presentando le sue ultime opere: “L’Italia protegge le categorie professionali, le categorie professionali proteggono i professionisti, i professionisti proteggono i caratteri delle proprie attività”.
La mostra, oltre alla collezione dedicata alle Professioni, comprende anche le serie dedicate alle Quattro stagioni e ai Segni zodiacali.

Swiss Corner è uno spazio innovativo, nato da un progetto della Camera di Commercio Svizzera in Italia: duecento metri quadri nel cuore di Milano che racchiudono il meglio della cultura svizzera e del panorama contemporaneo quanto ad eccellenza. Con la realizzazione di Swiss Corner la Camera di Commercio intende presentare la Svizzera più autentica, dalle realtà economiche (industria, finanza, turismo, agricoltura) a quelle culturali e sociali, rendendola accessibile al pubblico italiano, in particolare a Milano e più in generale alla regione Lombardia.

www.swisscornermilano.it

Donne in bottega
La presenza delle donne artigiane/protodesigner/designer/ imprenditrici in Lombardia dal 1906 al 2012

di Anty Pansera e Mariateresa Chirico
15 Marzo – 21 Aprile 2013
Palazzo Morando, Costume Moda Immagine Via Sant’Andrea, 6 – Milano
orari 9.00/13.00 – 14.00/17.30
Chiuso il lunedì – Ingresso libero

La nostra attenzione alla creatività femminile affonda le sue radici in una serie di studi e ricerche, avviati oltre un decennio fa e confluiti in numerose rassegne. L’indagine ha fatto emergere un numero sempre maggiore di figure, spesso poco note quando non addirittura misconosciute, che con determinazione hanno operato, lasciando un segno con la loro creatività e la loro sensibilità, capaci, in alcuni casi, anche di gestire vere e proprie imprese. Osservatorio odierno è la Lombardia, della quale si sono volute presentare figure emblematiche – ben lontani da un censimento completo! – che rappresentano alcuni settori in cui le donne hanno operato e operano, a partire dalla Esposizione Internazionale svoltasi a Milano nel 1906 per celebrare il Traforo del Sempione.

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Se a inizio ‘900, ma con radici che affondano addirittura nello scorcio dell’800, era il mondo del tessile l’ambito riservato alle donne, via via la ceramica le vede impegnate nella creazione di oggetti dalle forme innovative, che ridisegnano l’oggetto d’uso. Ma ben presto si cimentano anche con un materiale prezioso e impegnativo come l’argento, attente alla semplificazione delle forme e alla necessità di ridurre gli ingombri in una società dove lo spazio è sempre più raro. Fino ad arrivare, nel secondo dopoguerra, – molte laureate in architettura -, a operare nel mondo del design con una progettazione che interloquisce con la realtà aziendale e fa i conti con nuovi materiali, tecnologie avanzate, necessità dei cicli produttivi, esigenze del mercato. Certamente femminile, infine, è il mondo del gioiello per il quale nel succedersi dei decenni le donne hanno saputo proporre forme originali, che si avvalgono di materiali insoliti, anche volutamente “poveri” grazie ai quali, però, è proprio l’inesauribile creatività che emerge.
Poesia, capacità di sognare, sottile ironia, ma anche rigore e pragmatismo sono le cifre del progettare al femminile.

L’Associazione DcomeDesign è stata fondata nel maggio 2010 da Anty Pansera, Luisa Bocchietto, Loredana Sarti e Patrizia Scarzella. Suo scopo principale è la promozione e la diffusione della creatività di progetto delle donne. Attraverso l’ideazione e la realizzazione di mostre, eventi, ricerche, coinvolge donne progettiste in campo internazionale con progetti rivolti specialmente ai paesi emergenti. L’idea dell’Associazione nasce dalla mostra D-Come Design, ideata da Anty Pansera e Luisa Bocchietto nel 2008 nell’ambito degli eventi di Torino World Design Capital. La mostra ha illustrato i contributi delle donne progettiste dall’inizio del ‘900 ad oggi, attraverso un percorso storico e con la partecipazione di oltre 100 designer italiane contemporanee. Alle spalle gli studi iniziati nel 2000, per la mostra Dal merletto alla motocicletta (Ferrara 2000) e l’evento Il ponte delle Signore (Biella, 2003-2004).

www.dcomedesign.org